ZITTI TUTTI! LUCIO CI GUARDA…

Mi ero ripromesso di non tornare, almeno in questo periodo,
su argomenti, ricordi o quant’altro riguardasse “Gesu’ Bambino”…Lucio Dalla, ma dopo tutto cio’
che si e’ detto e scritto riguardo alla sua figura, travisando ogni cosa, ho deciso che sarebbe ora di finire di dare
continuamente notizie assurde e in particolare dare…i numeri!
Non riesco piu’ a stare zitto, dopo quello che continuo a leggere, vedere e sentire
in ogni tipo di informazione sia puibblica che privata, sia televisiva che su carta stampata,
sfruttando ancora un evento triste.
Tutto questo per un pugno di…”utenti in piu'”.
Siamo veramente in un mondo pieno di ipocriti.
Bisogna per forza scavare vergognosamente nella vita “dell’uomo Lucio Dalla” e chissa’ per quale recondita
perversione di coloro che lo fanno.
Solitamente a coloro che non riescono a connettere piu’ di tanto viene detto: “ma cosa fai? Dai i numeri!”.
Si sente solo parlare di testamento, eredita’, amicizie, ma la cosa piu’ becera e’ quella dfella paternita’genetica.
Un testamento ed un’eredita’ fatta appunto di numeri che conteggiano i vari beni.
Questo non e’ piu’ diritto di informazione o di cronaca, ma un vero e proprio sciacallaggio.
L’unica cosa che lui voleva era creare una Fondazione a suo nome, di cui poco di e’ parlato.
E’ ora di dire basta ai signori dell’informazione.
Occupatevi di piu’ di coloro che di numeri intesi come…in euro ne parlano in tema di finanziamenti piu’ o meno virtuosi…
Bravo Gaetano Curreri a far conoscere quello che Lucio desiderava fare.
Quindi per creare e dirigere tale Fondazione le persone ci sarebbero e di tutto rispetto.
Oltre al citato Gaetano, in primis metterei Bibi Ballandi, manager di tanti suoi eventi televisivi e non in cui Lucio
e’ stato protagonista e che con lui ha avuto un contatto negli ultimi quarant’anni giornaliero.
Un misto di lavoro e amicizia vera.
Aggiungerei anche Bruno Sconocchia e Michele Mondella, legati a Lucio da un cordone ombelicale
professionale musicale di concerti,m promozione, discografia e televisione.
Umberto “Tobia” Righi che ha condiviso con Lucio tutto cio’ che succede ad un artista
ventiquattro ore su ventiquattro per ben quarantacinque anni, nonche’ oggi presidente della Assistime
che si occupa dei dischi e dei diritti musicali con una quota (ma non dico i numeri) unitamente
a Marco Alemanno, oltre ad essere consigliere di quella Pressing-line di cui Dalla era presidente.
Infine Gianni Morandi come presidente operativo che con Lucio ha condiviso momenti belli e non
durante la loro gia’ strepitosa carriera artistica sia singolarmente che in coppia.
Tanto e’ stato scritto e detto ma non una parola sulla mancata presenza di almeno un artista che
rappresentasse la musica e la canzone di oggi, cioe’ quella a mio avviso, “fatua”, dei vari amici
di…dei talent piu’ o meno finti, degli X Factor, che di X inteso come identita’ o forza
creativa non hanno nulla e di Factor ancora meno, e vedremo se fra 50 anni si parlera’ ancora di loro, come oggi di te,
e constateremo che cosa avranni mai…”Factor” di tanto importante.
Non faccio nomi, perche’ la rabbia che ho dentro per questa mancanza di rispetto nei tuoi confronti, mi farebbe scrivere o dire cose da codice penale.
Quindi su consiglio di Claudia, mia consorte, e penalista ffermata, ho stralciato la parte piu’ offensiva anche se interessante,
dedicata a questa pseudo nuova generazione.
Lucio, il 4/3/12, per un attimo ho avuto la sensazione che tu fossi li con noi, perche’ in torno alle 15.20, durante la funzione religiosa,
nonostante la gioranta fosse leggermente velata, da una finestra della Basilica di S,Petronio, e’ filtrato un paio di minuti un raggio di sole
che ha invaso la parte della navata dove eri tu, difronte all’altare.
Non vorrei essere blasfemo, ma ho interpretato quel fascio di luce come un tuo messaggio a tutti noi, non di ringraziamento, ma di partecipazione da parte tua.
Per quanto mi riguarda, penso che sarai sempre con noi, perche’, quei fili della radio decantati in “Rondini”, continueranno a farci compagnia,
come lo e’ stato per un altro Lucio, (Battisti) che ancora oggi penso di poter incontrare per caso da qualche parte.
Come penso di incontrare anche te Lucio, passeggiando in Via D’Azeglio, o in Piazza Maggiore, o allo stadio.
Legandomi a questo ultimo luogo vorfrei dire un’ultima cosa.
Tu, tifoso del Bologna da oltre 50 anni,con una poltroncina sempre prenotata, in quello che oggi si chiama Stadio Renato Dall’Ara,
meriteresti l’encomio che si riserva alle grandi bandiere delle squadre calcistiche.
Come si ritira il numero della maglia del grtande campione, al Dall’Ara dovrebbero scrivere il tuo nome “Lucio 4/3/43” sul posto che hai occupato
in tutti questi anni, o che ti hanno visto seduto nell’ultima partita alla qualche hai assistito.
Non dovrebbero farvi sedere piu nessuno, e sarebbe da parte della societa’ un gesto di grande spessore, per uno grande come te.
Care amico…ti ho scritto quello che penso, essendo come te uno spirito lòivero e vivo nel sogno che tu possa rimanere immortale come le tue canzoni.
Solo cosi’ sarai sempre seduto li’ con noi a tifare Bologna e a pensare che…IL SOGNO CONTINUA!

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