E così un altro pezzo importante della storia del Bologna FC 1909
ci ha lasciato, raggiungendo altri “amici” come Tazio Roversi, Stefano Chiodi,
Giuliano Fiorini, Sergio Buso, Giuseppe Vavassori e il capitano per antonomasia, Giacomino Bulgarelli,
per citarne alcuni dei più recenti e che ci hanno lasciato un grande vuoto nei nostri cuori
di tifosi rossoblu.
Helmut Haller “al tudasc”, se ne è andato per iniziare il lungo viaggio dell’eternità.
Aveva 73 anni e da un po’ di tempo era ammalato,
Ci ha lasciati senza tanto rumore,
ma con la classe che lo aveva contraddistinto, indossando le maglie del Bologna prima,
e della Juventus poi, vincendo con entrambe le società,
lo scudetto. Un vero fuoriclasse: aveva velocit
(per quei tempi),fantasia e classe da vendere, tanto che queste sue doti,
lo portarono a disputare ben tre mondiali di calcio, perdendo la finale del 1966 in Inghilterra dopo aver segnato però, il goal del vantaggio tedesco. Gli almanacchi del calcio ci dicono che in Italia ha disputato 295 partite segnando 69 reti. Non poche per un giocatore ,allora definito “rifinitore”, Fantasioso,per come lo ricordo io,irresistibile e a volte un po’ capriccioso, capace di calciare sia di destro che di sinistro. Un peccato non averlo rivisto nel 2004, in occasione del cinquantesimo anniversario dello storico scudetto vinto contro l’Inter in quel fantastico 7 giugno 1964 di cui Haller fu uno degli artefici
più importanti di quella vittoria. Ma penso sia dispiaciuto anche a tutti i tifosi,
non vederlo per il centenario del club rossoblu, in quella magnifica serata del
3/4 ottobre 2009.
La malattia ce lo stava portando via già da allora.
A proposito di quel memorabile spareggio,non voglio ricordarvi la
formazione,perché chi è vero tifoso del Bologna,dovrebbe saperla a mo di filastrocca!!
Una sola eccezione nella formazione di quel giorno:la maglia numero 11 era indossata da Bruno Capra
e non dal grande Ezio Pascutti, perché infortunato.
I maligni dicono che fu una mossa tattica del mister “Fuffo” Bernardini”
per imbrigliare o boicottare un tal Giacinto Facchetti,
terzino con il……. vizio del gol.
Si rivelò una mossa molto importante perchè Capra interpretò perfettamente quel ruolo.
Anzi fece di più, permettendosi anche di sganciarsi in avanti in più di
un’occasione, costringendo il “gigante” di Treviglio a rimanere
nella sua posizione di difensore.
Nei cuori dei tifosi bolognesi di ieri, di oggi e dico io,
di sempre,il numero 11 resta
e resterà sempre la maglia di Ezio Pascutti,
che con i suoi 130 gol (e un solo rigore tirato ma sbagliato) è nella storia del Bologna!!!
Auguri magnifico Ezio, perchè il gol più
importante della tua vita lo stai facendo adesso, ma non di testa o di piede,
ma con la grinta con il cuore e con la forza che ti hanno sempre contraddistinto.
Saranno queste tre componenti,
insieme all’affetto dei tifosi tutti, che ti faranno dire e cantare
(come nella foto qui a fianco di qualche anno fa insieme a un’altro grande
di quel Bologna, Romano Fogli) anche per me ,
dopo questo breve “stop and go”……..IL SOGNO CONTINUA
Mar
19
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