Dopo un’estenuante e ….. faticosa selezione, sono stati annunciati i sospirati nomi
e le canzoni che quest’anno parteciperanno alla sessantatreesima edizione del Festival di San Remo.
Novità assoluta, è la nuova formula che attribuisce ad ogni artista della categoria big,
la possibilità di interpretare due canzoni al fine di non correre il
rischio di subire un’eventuale e ingiusta eliminazione come cantante.
Infatti, tutti i 14 partecipanti, saranno giudicati in base ai due motivi che presenteranno,
di cui uno solo verrà eliminato e l’altro entrerà in finale.
Quindi per una settimana intera ci propineranno le stesse facce,
anche se alcune poco popolari, ma che avranno la possibilità di diventarlo
oltremodo presso quel pubblico che non ha mai seguito i talent come “X Factor”
(vinto da Chiara Galiazzo) oppure “Amici” (che ha rivelato Annalisa)
o che non segue la musica jazz-pop che a San Remo sarà rappresentata da Raphael Gualazzi
e quella jazz puro rappresentata da Simona Molinari in coppia con l’ex enfant- prodige Peter Cincotti.
Chissà se la mia fornaia sessantenne,
il mio meccanico trentacinquenne o il mio macellaio quarantenne
conoscono questi nomi appartenenti alla grande carovana della musica italiana!
Non poteva mancare anche un genere musicale di “nicchia”
rappresentato dal gruppo naturalizzato bolognese “Marta sui tubi”,
con il loro rock teatrale con suoni estremi e parole taglienti,
nonché gli “Alma megretta” gruppo napoletano alternativo.
La novità e la sorpresa però mi sembra il nome di Maria Nazionale appartenente al genere napoletano dei “new melodici”,
artisticamente sdoganata a livello nazionale da Roberto Saviano
con il film Gomorra e dal brano inciso quest’estate in coppia con Francesco De Gregori.
Se poi entriamo attentamente nella carriera artistica e territoriale di altri partecipanti
si può notare che è stata privilegiata la scelta del cantautorato
di scuola romana (Max Gazzè, Daniele Silvestri e Simone Cristicchi).
Ma come! E qui il mio campanilismo è evidente e sacrosanto!!
Vorrei far notare a coloro che hanno scelto i cantanti prma e le canzoni poi,
che anche nell’area musicale di scuola bolognese ci sono artisti con le stesse caratteristiche
e popolarità indiscusse.
Allora, perché ignorarli?
Di big noti o con carriere importanti alle spalle mi sembra non ce ne siano:
UNA VERA E PROPRIA ROTTAMAZIONE CANORA!!!
LA…VECCHIA GUARDIA SEMBRA ESSERE STATA LIQUIDATA!!!
A questo Festival, presentando due canzoni per artista, sarebbe stato interessante se vi avessero partecipato,
senza rischi di eliminazione, almeno cinque o sei di quei nomi,
che navigano “costantemente nelle parti alte delle classifiche di vendita”;
Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, per citarne solo alcuni.
Credo però che non abbiano mai preso in considerazione una loro partecipazione o presenza per questa edizione.
Fra coloro invece che invitati lo sono stati, ma esclusi dopo l’audizione dei brani presentati,
c’è gente come Gino Paoli, Fiorella Mannoia, Alex Britti, Morgan
e quanti altri chissà di cui non sono stati pubblicati i nomi.
E qui apro una parentesi:
sì perché a San Remo non ci vai se presenti una bella canzone, ma in primis,
devi essere invitato, poi proponi la canzone.
Così nel cassetto potresti avere un’ipotetica Quando quando quando, Nel blu dipinto di blu,
Io che non vivo…, Che sarà,Gli occhi miei, che hanno fatto il giro del mondo.
Ma se ti chiami “Amedeo Scaccabarozzi” oppure “Antenore Stupazzoni”
l’invito di cui sopra non ci sarebbe, e di conseguenza la loro canzone ,
anche se interessante, non verrebbe nemmeno presa in considerazione.
Nell’immaginario collettivo, però, per l’Italia e gli italiani il festival di San Remo
rimane sempre un’icona…musicale da vedere ed ascoltare a prescindere.
Le canzoni del Festival hanno fatto innamorare, emozionare, sorridere e sognare intere generazioni.
Quindi, visto che sognare non costa nulla, per tutti coloro che lo aspettano,
musicalmente parlando…… IL SOGNO CONTINUA
Mar
19
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