Due partite che avevano cambiato la posizoine in classifica del Bologna:
quelle contro il Novara e l’Atalanta.
Tutte e due con vittorie abbastanza convincenti.
Perche’ dico abbastanza? Semplicemente perche’ ad un secondo tempo grintoso e battagliero
in ambo le partite, avevano fatto riscontro due primi tempi non altrettanto gagliardi ma,
opachi e senza gioco.
In questi due match, la squadra aveva dimostrato una tenuta atletica e fisica fuori dal comune.
Andando indietro nel tempo (estate 2011 in quel di Andalo), oggi a bocce ferme,
sono dell’idea che la preparazione fatta fare da Bisoli non fosse stata valutata nella giusta misura
da chi tira le fila economiche del Bologna, tanto che l’allenatore fu esonerato, anche se la
piazza e il tifo organizzato non l’avevano criticato piu’ di tanto.
Riconosco che e’ merito di Pioli cio’ che e’ successo in seguito,
riuscendo ad imprimere sia psicologicamente che caratterialmente una mentalita’
diversa ai ragazzi rossoblu’.
Al termine della decima giornata mi aveva fatto un certo effetto leggere la classifica:
Il Bologna a 10 punti davanti all’Inter con due lunghezze di vantaggio
ferma a 8 punti!!!
Mi sono tornati in mente immagini e ricordi di tanti anni fa:
7 giugno 1964.
Il caso, forse ha voluto che anche ai giorni nostri
questo numero due sia nel destino del Bologna.
Andiamo con ordine:
2-0 all’Olimpico di Roma che ci fece diventare Campioni d’Italia!!
Due vittorie consecutive in trasferta (Novara e Chievo) e due punti
di vantaggio sull’Inter, al termine della decima giornata.
Troppo bello per essere vero!!! Ancora oggi, terminata l’undicesima di campionato abbiamo
sempre quei famosi due punti in piu’ dell’Inter, ma non riesco a gioirne piu’ di tanto,
alla luce dei tragici fatti di Genova, dove hanno perso la vita persone innocenti e che giustamente
hanno fatto rinviare la partita Genova-Inter.
Avrei preferito vedere alla fine dell’unicesima gionata, se non alto, che l’Inter e il Bologna
fossero state a pari punti.
Traduco: Pareggio a Palermo del Bologna e vittoria dell’Inter a Genova.
Qualche punto in piu’ in classifica non vale sicuramente vite umane,
che purtoppo, hanno tragicamente terminato il loro percorso di vita,
sottraendoli all’affetto dei loro cari.
Un sogno troncato dalla negligenza e dall’incuria di persone senza scrupoli che non hanno,
nel tempo, ottemperato ai loro doveri amministrativi per la salvaguardia del territorio.
Non so se le vittime fossero tifose di qualche squadra di calcio ma spero che da lassu’ possano
tifare per la squadra del cuore e gridare…il sogno continua…
Mar
19
Sorry, the comment form is closed at this time.